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Copyright Disclaimer Under Section 107 of the Copyright Act 1976, allowance is made for "fair use" for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, research. Fair use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. Non-profit, educational or personal use tips the balance in favor of fair use. No copyright infringement intended.
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"I soliti ignoti" è un film commedia del 1958 diretto da Mario Monicelli.
Considerato uno dei capolavori del cinema italiano, il film è anche noto come caposcuola del genere caper movie. Si aggiudicò due Nastri d'argento e una candidatura ai Premi Oscar 1959 come miglior film straniero.
È stato successivamente inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare.
L'idea di base del film, e soprattutto il finale, sono tratti dalla novella Furto in una pasticceria contenuta nell'antologia Ultimo viene il corvo di Italo Calvino.
Interpreti e personaggi:
Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto "Peppe er Pantera"
Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Totò: Dante Cruciani
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto "Ferribotte", suo fratello
Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle
Carla Gravina: Nicoletta
Rossana Rory: Norma
Nino Marchetti: Luigi, l'impiegato del banco dei pegni
Gina Rovere: Teresa, la moglie di Tiberio
Elena Fabrizi: una delle tre "mamme" di Mario
Gina Amendola: una delle tre "mamme" di Mario
Elvira Tonelli: una delle tre "mamme" di Mario
Mario Feliciani: il commissario di polizia
Mimmo Poli: un carcerato
Mario De Simone: il ricettatore
Aldo Trifiletti: Fernando, il portiere dello stabile di Nicoletta
Gustavo Serena: il guardiano dell'orfanotrofio
Pasquale Misiano: Massimo
Renato Terra: Eladio
Ida Masetti: Gabriella
Edith Bruck: donna che litiga sotto il lucernario
Lisa Romey: Emilia
Roberto Spiombi: Piero
Doppiatori italiani:
Marcello Prando: Mario Angeletti
Renato Cominetti: Michele Nicosia detto "Ferribotte"
Lucia Guzzardi: Carmelina Nicosia
Nico Pepe: Pierluigi "Capannelle"
Monica Vitti: Norma
Aldo Giuffré: il commissario di Polizia
Franco Latini: il ricettatore
Silvio Noto: conoscente di Nicoletta alla fermata del bus
Critica:
Totò insegna ad aprire casseforti: com'era e com'è
Morando Morandini per La Notte del 3 ottobre 1958, scrisse:
«Questo ballo di ladri rischia di essere il film più divertente della stagione. Non è tutto, uno dei film comici italiani più garbati e intelligenti degli ultimi anni. D'acchito può sembrare soltanto una parodia di celebri film polizieschi di Rififi per esempio. Le analogie non mancano. Ma il ricalco è appena accennato, la comicità del film è autonoma, affidata alla ricchezza delle invenzioni e delle annotazioni, alla varietà dei tipi, alla bravura degli interpreti, alla fluidità del racconto, al ritmo. C'è anche qualcosa di più: I soliti ignoti, è un film a doppio fondo. C'è un'aria di malinconia e di tristezza che è quasi sempre il risvolto della comicità autentica, c'è il segno di una pietà che non diventa mai giulebbosa. A questi ladri, a questi soliti ignoti, s'addice il motto che, secondo Longanesi, è una bandiera degli italiani: «Ho famiglia!». Quali sono i coefficienti di questa riuscita tanto più gradevole quanto meno attesa? La serietà, il coraggio e l'intelligenza di un regista, che non ha ancora trovato la propria strada ma che può dare più di quello che finora ha fatto. Mastroianni è quello che si può dire sicurezza.»
Giuseppe Berto per Rorosei del 24 ottobre 1958, scrisse:
«[...] L'aver tenuto insieme tanti divi è il primo grosso merito del regista Mario Monicelli e gliene deve essere grato soprattutto Vittorio Gassman, primo attore quanto mai dotato, la cui carriera cinematografica, tuttavia, appariva limitata, fin dalle origini, ad esibizioni di truce gigionismo. Qui, dopo essersi calato scherzosamente dentro un personaggio grottesco e insolito per lui, recita in una maniera fresca, divertentissima e meno superficiale di quanto si possa credere a prima vista.»
Riconoscimenti
1959 – Premio Oscar
Candidatura per il miglior film straniero a Mario Monicelli
1959 – Nastro d'argento
Migliore attore protagonista a Vittorio Gassman
Migliore sceneggiatura a Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli
1958 – Festival internazionale del cinema di San Sebastián
Silver Seashell a Mario Monicelli
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Considerato uno dei capolavori del cinema italiano, il film è anche noto come caposcuola del genere caper movie. Si aggiudicò due Nastri d'argento e una candidatura ai Premi Oscar 1959 come miglior film straniero.
È stato successivamente inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare.
L'idea di base del film, e soprattutto il finale, sono tratti dalla novella Furto in una pasticceria contenuta nell'antologia Ultimo viene il corvo di Italo Calvino.
Interpreti e personaggi:
Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto "Peppe er Pantera"
Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Totò: Dante Cruciani
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto "Ferribotte", suo fratello
Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle
Carla Gravina: Nicoletta
Rossana Rory: Norma
Nino Marchetti: Luigi, l'impiegato del banco dei pegni
Gina Rovere: Teresa, la moglie di Tiberio
Elena Fabrizi: una delle tre "mamme" di Mario
Gina Amendola: una delle tre "mamme" di Mario
Elvira Tonelli: una delle tre "mamme" di Mario
Mario Feliciani: il commissario di polizia
Mimmo Poli: un carcerato
Mario De Simone: il ricettatore
Aldo Trifiletti: Fernando, il portiere dello stabile di Nicoletta
Gustavo Serena: il guardiano dell'orfanotrofio
Pasquale Misiano: Massimo
Renato Terra: Eladio
Ida Masetti: Gabriella
Edith Bruck: donna che litiga sotto il lucernario
Lisa Romey: Emilia
Roberto Spiombi: Piero
Doppiatori italiani:
Marcello Prando: Mario Angeletti
Renato Cominetti: Michele Nicosia detto "Ferribotte"
Lucia Guzzardi: Carmelina Nicosia
Nico Pepe: Pierluigi "Capannelle"
Monica Vitti: Norma
Aldo Giuffré: il commissario di Polizia
Franco Latini: il ricettatore
Silvio Noto: conoscente di Nicoletta alla fermata del bus
Critica:
Totò insegna ad aprire casseforti: com'era e com'è
Morando Morandini per La Notte del 3 ottobre 1958, scrisse:
«Questo ballo di ladri rischia di essere il film più divertente della stagione. Non è tutto, uno dei film comici italiani più garbati e intelligenti degli ultimi anni. D'acchito può sembrare soltanto una parodia di celebri film polizieschi di Rififi per esempio. Le analogie non mancano. Ma il ricalco è appena accennato, la comicità del film è autonoma, affidata alla ricchezza delle invenzioni e delle annotazioni, alla varietà dei tipi, alla bravura degli interpreti, alla fluidità del racconto, al ritmo. C'è anche qualcosa di più: I soliti ignoti, è un film a doppio fondo. C'è un'aria di malinconia e di tristezza che è quasi sempre il risvolto della comicità autentica, c'è il segno di una pietà che non diventa mai giulebbosa. A questi ladri, a questi soliti ignoti, s'addice il motto che, secondo Longanesi, è una bandiera degli italiani: «Ho famiglia!». Quali sono i coefficienti di questa riuscita tanto più gradevole quanto meno attesa? La serietà, il coraggio e l'intelligenza di un regista, che non ha ancora trovato la propria strada ma che può dare più di quello che finora ha fatto. Mastroianni è quello che si può dire sicurezza.»
Giuseppe Berto per Rorosei del 24 ottobre 1958, scrisse:
«[...] L'aver tenuto insieme tanti divi è il primo grosso merito del regista Mario Monicelli e gliene deve essere grato soprattutto Vittorio Gassman, primo attore quanto mai dotato, la cui carriera cinematografica, tuttavia, appariva limitata, fin dalle origini, ad esibizioni di truce gigionismo. Qui, dopo essersi calato scherzosamente dentro un personaggio grottesco e insolito per lui, recita in una maniera fresca, divertentissima e meno superficiale di quanto si possa credere a prima vista.»
Riconoscimenti
1959 – Premio Oscar
Candidatura per il miglior film straniero a Mario Monicelli
1959 – Nastro d'argento
Migliore attore protagonista a Vittorio Gassman
Migliore sceneggiatura a Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli
1958 – Festival internazionale del cinema di San Sebastián
Silver Seashell a Mario Monicelli
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